28 Mar 2014

Poesia e convivialità, verso un'ecologia del vivere umano

Scritto da: Alessandra Profilio

Questa settimana Terranave parla di poesia, la poesia come arte del popolo e per il popolo, ma anche come elemento […]

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1a-poesiacasa_do_poetaQuesta settimana Terranave parla di poesia, la poesia come arte del popolo e per il popolo, ma anche come elemento fondamentale di crescita dell’individuo umano, nonché come veicolo di comunicazione etica e come esercizio all’ascolto. La puntata della trasmissione radiofonica è dedicata, in particolare, ad una forma di poesia: l’improvvisazione poetica.
“L’improvvisazione poetica – scrive Dino, amante della poesia estemporanea – è un’arte popolare conviviale della parola. Come arte è necessaria al popolo, in quanto liturgia laica garante di valori e identità attraverso un vettore estetico. Come popolare si trasmette per tradizione diretta fra persone nell’ambito di una comunità di pratica, una bottega sociale. Come parola crea un senso condiviso, di cui la maestria di alcuni è portavoce, favorendo una ecologia del vivere umano”.

Marco Betti da anni si cimenta nell’ottava toscana, una strofa di otto endecasillabi improvvisata in pubblico. Gli ascoltatori danno un tema e il poeta improvvisa a braccio. Si tratta di un esempio di comunicazione etica, come la definisce Betti, e a volte anche un modo pacifico di risoluzione dei conflitti e delle divergenze di pensiero, così come accade a volte durante i contrasti, delle vere e proprie gare di versi improvvisati in cui due o più poeti sostengono la loro posizione su temi specifici.
Legata alla cultura dell’oralità e praticata soprattutto presso le comunità rurali, l’ottava sopravvive ancora in Toscana e nel Lazio, ma oggi si sta gradualmente perdendo, a causa della disgregazione della vita comunitaria. Ecco perché Betti e altri poeti improvvisatori si stanno impegnando per riportarla in vita, attraverso incontri di improvvisazione e laboratori nelle scuole.
Del rapporto tra educazione e poesia si è occupato Raffaele Mantegazza, professore associato di Pedagogia Interculturale presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Milano Bicocca. ”La poesia – sostiene Mantegazza- scopre il reale nel momento in cui lo inventa e lo crea di nuovo, e viceversa essa mette al mondo il nuovo nel momento in cui scopre fratture, faglie, zone d’ombra in ciò che già esiste, scoprendolo al contempo come già dato e come nuovo: la verità della poesia sta nella tensione tra questi due poli”.
Proprio per questa capacità di scoprire il reale la poesia ha un ruolo fondamentale nella crescita e nell’educazione di una persona.
Per saperne di più:
Il sito del network Amisnet: amisnet.org
L’archivio delle puntate di Terranave: www.italiachecambia.org/categoria/terranave/

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