11 Febbraio 2014 | Tempo lettura: 2 minuti

Urupia, una comune libertaria nel salento

“Alcuni di noi non volevano più lavorare ‘sotto padrone’, altri non volevano arricchire i ‘padroni delle case’ con  gli affitti, […]

Autore: Alessandra Profilio
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Urupia, una comune libertaria nel salento

“Alcuni di noi non volevano più lavorare ‘sotto padrone’, altri non volevano arricchire i ‘padroni delle case’ con  gli affitti, altri ancora volevano vivere in campagna. Tutti, però, volevamo creare un laboratorio per sperimentare modelli di vita alternativi, mettendo in comune le cose”.

Urupia, Salento, marzo 2013, da "Io faccio così" pag. 278

Urupia, Salento, marzo 2013, da “Io faccio così” pag. 278


Tra Brindisi e Taranto sorge lo storico ecovillaggio di Urupia, nato 18 anni fa dall’incontro tra un gruppo salentino di anarchici e un gruppo di teatranti radicali tedeschi. Al momento Urupia ospita circa 25 comunarde – i soci di Urupia – più gli ospiti. I tedeschi fondatori sono andati via, e sono stati sostituiti da nuove comunarde arrivate nel tempo. Altre persone, inoltre, hanno deciso di trasferirsi nei dintorni e – pur non vivendo nella comune – partecipano ai suoi progetti.
Urupia produce olio, vino e altri prodotti agricoli, organizza attività culturali e corsi di vario tipo. Ora vogliono creare un asilo e, in prospettiva, una scuola libertaria aperta anche a bambini non residenti nella comune e insegnanti esterni. Le relazioni con i “vicini”, dopo forti resistenze iniziali, ora sono soddisfacenti.
La sostenibilità è uno dei valori cardine della comune di Urupia. Per questo hanno costruito l’impianto di fitodepurazione, si scaldano con la legna, hanno pannelli fotovoltaici e per il solare-termico, e lavorano nel continuo “efficientamento dei consumi”.

Il sito di Urupia 

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