Islanda su Rai2 e Italia sul Corriere della Sera, mentre sul blog del Fatto Quotidiano Daniel parla di dissesto idrogeologico
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Dopo una settimana di pausa dovuta a motivi tecnici, riprendiamo la nostra consueta rubrica del lunedì dedicata alle pubblicazioni che hanno parlato dell’Italia Che Cambia nei giorni precedenti. In questa doppia puntata, gli aggiornamenti sono molti.
Cominciamo riproponendo l’articolo di Andrea Degl’Innocenti intitolato “Come uscire dalla crisi senza austerità: il caso Islanda”, uscito il 16 gennaio sulla versione cartacea di Panorama e il lunedì successivo, il 20 gennaio, sul portale on-line della rivista. L’autore di Islanda Chiama Italia riepiloga brevemente il percorso che ha portato il popolo islandese a risanare la propria economia facendo leva sul primato della politica sulla finanza, in particolare quella speculativa attuata dalle banche d’investimento e appoggiata dagli organismi sopranazionali.
La settimana scorsa è iniziata alla grande, con altre due pubblicazioni che hanno parlato del progetto Italia Che Cambia. Filomena Pucci, scrittrice e autrice del blog del Corriere della Sera “La nuvola del lavoro”, ha proposto una recensione di Io Faccio Così, ripercorrendo il viaggio in camper di Daniel e citando le esperienze più significative che ha conosciuto e riportato nel libro, dall’ecovillaggio di Torri Superiore al Sardex, dalla home schooling Genio Selvatico all’associazione che cura l’autismo La Forza del Silenzio, dai saponi biologici e a chilometro zero di Tea Natura alla Tempa del Fico, l’agriturismo che alleva asini da compagnia.
Lo stesso Daniel, attraverso il suo blog sul Fatto Quotidiano, ha alzato la voce denunciando con un suo articolo la gravissima situazione di dissesto idrogeologico in cui versa il nostro Paese. Ciononostante, la cura del territorio continua a essere considerata un tema di nicchia di cui si possono e devono occupare solo gli “ambientalisti”.
La storia della settimana scorsa è stata invece dedicata a un amico e collaboratore dell’Italia Che Cambia e al rivoluzionario progetto che già da diversi anni sta cambiando le economie di migliaia di cittadini italiani. Pierluigi Paoletti ci ha parlato di Arcipelago, l’associazione che ha lanciato lo Scec, la moneta alternativa – anche se tecnicamente si tratta di un buono sconto – che pone al centro della transazione commerciale la solidarietà, come dice anche il nome: Solidarietà Che Cammina.
Venerdì 24, nel corso della puntata settimanale di Terranave, si è parlato di un tema attuale e molto controverso: la proliferazione incontrollabile delle sale slot e in generale del gioco d’azzardo, che con la crisi sta paradossalmente diffondendosi a ritmi sempre maggiori. In rappresentanza dei vari oppositori a questo sistema, è intervenuto il Collettivo Senza Slot, che ha fornito alcuni dati sulla situazione e formulato proposte per contrastare questo preoccupante fenomeno.
La settimana successiva, quella scorsa, è ripartita con la pubblicazione di una foto dal viaggio dell’Italia Che Cambia, che stavolta ha offerto uno spunto di riflessione altrettanto significativo e doloroso. Esattamente un anno fa, a febbraio 2013, Daniel giungeva a L’Aquila. Lì ha incontrato i ragazzi di CaseMatte, un gruppo di cittadini che, nel ripartire da zero dopo il sisma, ha deciso di cambiare il modello di sviluppo e trasformare una terribile tragedia in una grande occasione di cambiamento.
Di cambiamento si è parlato anche a Torino, dove martedì 28 si è tenuto “7 passi per la (R)evoluzione”, un dibattito a sette voci nel corso del quale si è parlato anche di Io Faccio Così e di Islanda Chiama Italia insieme ad alcuni degli animatori del progetto Italia Che Cambia.
La storia #13 si è invece occupata di veganismo. Protagonista, Piero Liberati e la sua ValleVegan, un centro in cui uomini e animali – molti dei quali salvati da macelli, laboratori e da condizioni di vita orribili – convivono in pace e armonia. «Il veganismo – racconta Piero – è solo il punto di partenza, una filosofia di vita che acquista senso solo se associata alla lotta contro ogni forma di discriminazione e sopraffazione di un essere vivente su un altro».
Venerdì 31, Terranave ci ha riportato tutti a scuola, proponendo un altro tema che offre importanti spunti di riflessione: l’introduzione della tecnologia in classe. Di didattica digitale ha parlato il ricercatore Roberto Casati, che ha descritto anche “Cl@ssi 2.0”, il progetto di tecnologizzazione varato dal Ministero che si propone di innovare il modo di fare scuola.
Ha chiuso la settimana l’intervento di Andrea a Achab Libri, la rubrica del Tg2 dedicata al mondo della lettura. Una “partecipazione attiva alla democrazia” è il concetto di base che è emerso dall’intervista, il messaggio che ci comunica la vicenda descritta in Islanda Chiama Italia.
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