Terra fertile e lotta agli sprechi alimentari. Terranave incontra Mister Lombrico
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Nella Regione Lazio sta prendendo piede una virtuosa iniziativa che permette allo stesso tempo di riciclare il cibo che si butterebbe e di creare nuova terra fertile. Si tratta del progetto Mister Lombrico: un’attività di produzione di humus, ma non solo.
Realizzato utilizzando gli scarti delle aziende di frutta e verdura, il progetto mira a riciclare il cibo per ricreare terra fertile, ma anche per confezionare prodotti alimentari per uomini e animali.
Terranave ha intervistato l’ideatore del progetto, Federico Porro, un giovane agronomo che due anni fa ha vinto un bando per l’auto-imprenditoria indetto dall’Università della Tuscia.
Primo obiettivo del suo progetto è la creazione di humus (potente fertilizzante naturale), prodotto da lombrichi in allevamento.
I lombrichi si nutrono di materiale in decomposizione e il fortunato incontro con Antonio Soverino, creatore dell’azienda biologica Biobox, ha permesso e permette a Federico di reperire tutti quegli alimenti necessari a soddisfare i fabbisogni del suo allevamento: 150-200 chili di cibo a settimana che Biobox scarta perché “commestibile ma non vendibile”.
Ben presto gli operatori di Mister Lombrico si sono accorti che tra gli scarti c’era tantissimo cibo in ottimo stato. Con tutti questi prodotti hanno quindi deciso di preparare aperitivi, cene, mercatini, occasioni per parlare di alimentazione e sprechi. Vi sono anche quegli scarti non perfetti per essere mangiati ma nemmeno troppo rovinati per essere dati ai lombrichi, questi alimenti sono dati agli agricoltori che hanno animali da nutrire e barattati con prodotti naturali e cibo per animali.
Sui cumuli di terra dell’allevamento di Mister Lombrico quest’anno sono cresciute piante di ogni tipo, nate dai semi dei prodotti scartati.
Particolarmente importanti appaiono progetti come Mister Lombrico se si considera che il fenomeno dello spreco alimentare e dello smaltimento di quelli che vengono definiti ‘rifiuti’ ha raggiunto proporzioni allarmanti. Per ogni europeo, infatti, si producono all’incirca 840 chili di cibo all’anno, di questi 560 vengono mangiati, gli altri 280 vengono sprecati per un totale di un miliardo e trecento milioni di tonnellate di cibo che si spreca ogni anno nel mondo.
Lo spreco di prodotti ortofrutticoli in fase di distribuzione implica in Italia uno spreco annuale di oltre 73 milioni di metri cubi di acqua, quella che è servita per produrre quei prodotti da buttare, assieme ai 400 chilometri quadrati di terra.
Per non sprecare si possono però mettere in atto diverse strategie:
– comprare poco alla volta;
– acquistare direttamente dai produttori;
– comprare meno prodotti trasformati e più ingredienti
– imparare a cucinare con gli scarti.
E chi volesse, poi, può sempre fare come Mister Lombrico…
Per saperne di più:
Il sito del network Amisnet: amisnet.org
L’archivio delle puntate di Terranave: amisnet.org/programmi/terranave
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