Seguici su:
I volti si accavallano nella mia memoria. Sono a Trieste, praticamente in Slovenia. Sono stato in Alto Adige, praticamente in Austria. Zone di confine, terre di confine, gente di confine. Donne, uomini, storie, luoghi, sapori, forza, problemi, angosce, difficoltà, imprevisti, speranze.
Li incontro, li respiro, li amo. Sono ricchi ricchi ricchi di energie, lotte, vittorie, sconfitte, pensieri, spiritualità diverse.
Gli dedico ogni mia cellula, gliela dono, mi sporgo con ogni centimetro della mia pelle verso di loro: giovani e anziani eroi del mio tempo. Sono tanti e spesso non lo sanno. Fanno cose straordinarie con la forza della semplicità. Ed io sono con loro, sono per loro. Vorrei essere un megafono, vorrei presentarveli tutti, portarli nelle vostre case e in quelle di ogni italiano. Questa gente ha diritto di essere ascoltata, di incontrarsi, di trovare forza e appoggio da ognuno di noi.
I loro volti si accavallano dopo oltre due mesi, nella mia testa, eppure spiccano, uno per uno, nel mio cuore. E’ stancante, totalizzante. Non ho soldi, non ho mass media che mi appoggiano, non ho una squadra che mi assiste e mi affianca nel lavoro quotidiano, ma vi giuro che ce la metterò tutta per valorizzare ogni mio singolo incontro.
L’Italia non è solo il paese di Monti, Berlusconi, Renzi o Bersani, Montezemolo o Napolitano. E’ il nostro paese. E’ fatto di persone che vivono le loro straordinarie esperienze di cambiamento ogni singolo giorno. E questa forza oscura, questa pulsante moltitudine silenziosa deve emergere, sempre di più. Perché la Rete diventi la norma, le connessioni, gli incontri, le relazioni, il cuore pulsante del nuovo mondo che andremo a costruire e che stiamo già costruendo sulle macerie di una società senza senso.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento